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Gruppo Alpini Mussolente.



Storia del gruppo
 Il Gruppo Alpini di Mussolente può contare su una storia di parecchi decenni che hanno visto succedersi alla sua guida varie generazioni. Oggi, accanto a un numero consistente di soci dalla consolidata esperienza, compresi alcuni reduci del secondo conflitto mondiale, si è andato affermando uno staff dirigenziale ben affiatato in cui i giovani hanno un peso rilevante e danno un forte impulso a nuove iniziative a livello locale.
Da questi ultimi, per limitarci ad un solo esempio, è infatti partita l'idea di organizzare annualmente in autunno la fiaccolata notturna tra le colline di Mussolente che di anno in anno va raccogliendo sempre nuove adesioni tra l'entusiasmo dei partecipanti. Con le nuove idee dei bocia e con l'esperienza dei veci il gruppo si qualifica come una delle realtà più attive a livello locale e un punto di riferimento tra le tante iniziative di solidarietà di cui gli Alpini si fanno spesso promotori. Senza nulla togliere alle altre realtà che operano a favore della comunità di Mussolente, è motivo di grande soddisfazione, vedere che il gruppo alpini fa da supporto, grazie anche agli strumenti materiali di cui nel corso degli anni è riuscito a dotarsi, alle iniziative della Parrocchia o della Pro Loco che sul personale alpino possono sempre fare affidamento.
Grande risalto va sicuramente dato all'impegno che, ancora per impulso degli elementi giovani del direttivo attuale, in quest'ultimo anno è stato profuso per la pubblicazione di un libro il quale, accanto alla realizzazione di una videocassetta, ha inteso raccogliere le testimonianze dei reduci della Seconda guerra mondiale ancora in vita affinché esse possano diventare un prezioso tesoro culturale a cui potranno attingere specialmente le giovani generazioni locali; mentre per i meno giovani potrà essere un'occasione per rivisitare un passato nel quale riconoscere tanti elementi della loro attuale identità.
Diceva un grande intellettuale e uomo politico africano, Sedar Senghor, che quando un vecchio muore è una biblioteca che se ne va. Dando alle stampe le testimonianze dei veci reduci dal secondo conflitto mondiale, gli alpini di Mussolente hanno perciò inteso salvaguardare almeno una piccola parte di quella biblioteca vivente che i loro padri e i loro nonni rappresentano.
Da loro possiamo meglio comprendere e far comprendere ciò che essi sono ora e soprattutto i calori inestimabili della pace, della solidarietà e della libertà di cui stanno godendo i frutti che non sono venuti dal nulla, ma hanno costato fatiche e sangue e per questo tanto più vanno salvaguardati per essere consegnati al futuro.




                                                                                              Ed ecco in dettaglio la descrizione dell'attività e degli    
                                                                                              avvenimenti.

 

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                                                                                    Il Gruppo di Mussolente viene fondato nel 1947 per  iniziativa                                                                                     degli alpini Evaristo Fontana, Igino Bordignon, i fratelli                                                                                                   Giacomo, Giuseppe e Cesare Zonta, Antonio, Biagioni e Pietro                                                                                       Zanandrea. Attuale capogruppo è Luca Barichella, succeduto al  
                                                                                  Cav. Carlo Bordignon.



 

Nel 1967 il gruppo eresse il monumento all'artigliere sul quale trova posto un cannone del primo conflitto mondiale, oggetto di restauro proprio in questi giorni.
Nel 1975 fu issata una croce sul Col Balliana a memoria degli alpini caduti durante le due guerre.
Nel 1994 assieme al Gruppo donatori di sangue e all'Ass. combattenti e reduci, il gruppo alpini costruì il monumento alla Pace e Concordia nella piazza antistante la chiesa parrocchiale. Il gruppo ora gestisce assieme ad altri volontari lorganizzazione della sagra della Madonna dellacqua. Effettua lavori di manutenzione e pulizia della colonia parrocchiale in Val Malene (TN) e organizza sempre a Val Malene la festa di S. Rocco curando in particolare il vitto. Gli ottimi cuochi alpini si adoperano per il pranzo sociale del gruppo Ana, quello dell'Ass.ne combattenti e reduci, il pranzo degli anziani del Comune, la granfondo di mountain bike Grappissima.
Da oltre cinque anni il Gruppo organizza la Camminata Alpina in notturna, che si snoda lungo i sentieri delle colline del paese, per loccasione illuminati da una lunga scia di fiaccole. Nell'anno 2005 i proventi della camminata (ben cinquemila euro) sono stati interamente devoluti all'asilo del paese.
Nell'aprile 2006 il Gruppo ha curato e pubblicato il libro Misquilesi al fronte, una raccolta di interviste dei reduci misquilesi della seconda guerra mondiale oltre che una notevole serie di foto dell'epoca e di altre curiosità.
Ogni anno presso la Sede si svolge la serata enologica dei vini del paese, dove si confrontano per la vittoria finale i bianchi e i rossi prodotti in ambito territoriale.
Il Gruppo da qualche anno partecipa anche alla raccolta del banco alimentare.
Nel 2005 ha inoltre aderito alla richiesta del presidente dell'Associazione AIDO di Bassano, ing. Fabrizio Busnardo, promuovendo e sollecitando durante il pranzo sociale i propri associati a concorrere alla donazione di organi, ottenendo così diverse nuove adesioni.
Alcuni soci del gruppo tra i quali i f.lli Mario e Giovanni Ceccato hanno partecipato ad interventi umanitari e di lavoro effettuati dalla Sez. Montegrappa all'estero, l'ultimo dei quali in Brasile, per la realizzazione di un asilo nido.
Luca Barichella

STORIA DEL GRUPPO

PranzoAlpini2006.JPG

Scopi dell'associazione .



Gli scopi dell'associazione riportati all'art. 2 dello statuto sono i seguenti:
tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difenderne le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta;
rafforzare tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall'adempimento del comune dovere verso la Patria e curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l'assistenza;
favorire i rapporti con i Reparti e con gli Alpini in armi;
promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell'ambiente naturale, anche ai fini della formazione spirituale e intellettuale delle nuove generazioni;
promuovere e concorrere in attività di volontariato e Protezione Civile, con possibilità di impiego in Italia e all'estero, nel rispetto prioritario dell'identità associativa e della autonomia decisionale.
Per il conseguimento degli scopi associativi l'Associa­zione Nazionale Alpini, che non ha scopo di lucro, si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri soc
i.

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